Ultime novità

News

Le ultime novità sul nostro ambulatorio e più in generale in ambito medico-scientifico.

auguri-buon-natale.jpg

20/12/2017 news

Vi informiamo inoltre che durante il periodo natalizio il poliambulatorio sarà aperto il 27-28-29 dicembre e dal 2 al 5 gennaio con orario 9.00-12.30 e 15.00-19.00


natale-in-rosa-1024x586.jpg

01/12/2017 news

L’ecografia mammaria

“Ogni anno in Italia oltre 48.000 donne si ammalano di tumore al seno – disse Paolo Veronesi Direttore della Divisione di Senologia Chirurgica dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano – se il tumore viene identificato nelle fasi iniziali e adeguatamente curato, la sopravvivenza può arrivare al 98% ed è per questo che la prevenzione è l’arma fondamentale per ogni donna “

DOTT. SSA ORTU COS’E’ L’ECOGRAFIA MAMMARIA?

E’ un esame diagnostico non invasivo , indolore e totalmente innocuo che permette di individuare velocemente cisti e anomalie del tessuto mammario nonché esaminare le stazioni linfonodali satelliti (principalmente al cavo ascellare).

DOTT.SSA ORTU QUANDO E’ UTILE PER UNA DONNA EFFETTUARE L’ECOGRAFIA?

Tutte le donne tra i 20 e i 40 anni dovrebbero controllare periodicamente il seno con l’autopalpazione , la visita ginecologica o senologica e sottoporsi ad un’ecografia mammaria 1 volta all’anno o 2 anni, in base all’indicazione dello specialista.

QUINDI L’ECOGRAFIA MAMMARIA E’ UN ESAME IMPORTANTE ?

L’ecografia mammaria è considerata l’INDAGINE DIAGNOSTICA DI PRIMISSIMA SCELTA per tutte le donne sotto i 40 anni di età, per la conformazione della ghiandola mammaria in questa fase della vita. Solo infatti, in presenza di addensamenti e formazioni anomale, lo specialista consiglia esami ulteriori come la mammografia e l’agobiopsia.

Non perderti questa incredibile opportunità.


invecchiamento-cutaneoi-1024x683.jpg

15/05/2017 news

Rughe e invecchiamento cutaneo?

Abbiamo soluzioni di medicina estetica personalizzate per te, chiamaci per un colloquio gratuito!

Il botulino o botox o- come in Italia è commercializzato- Vistabex, è il trattamento di medicina estetica più richiesto in Italia e negli Stati Uniti.

La tossina botulinica è una soluzione rapida, sicura e d’effetto per migliorare le rughe del volto causate dall’eccessiva mimica facciale. E’ una procedura reversibile e ripetibile nel tempo.

Le indicazioni migliori sono le rughe glabellari (tra le sopracciglia), frontali, perioculari (zampe di gallina). Inoltre può essere d’aiuto per sollevare sopracciglia particolarmente abbassate.

 Botulino: falsi miti da sfatare

1- Il botulino rende inespressivi. FALSO.

Il trattamento con botulino deve essere fatto rispettando i dosaggi. Il dosaggio americano, molto distante da quelle che sono i dosaggi europei, può portare a dei risultati poco naturali. Questo è dovuto a un dosaggio elevato di farmaco, tale per cui si stendono molto le rughe e si rendono i volti inespressivi. Basta utilizzare il
giusto dosaggio, che modula l’attività dei muscoli mimici per ottenere risultati buoni e naturali.

2 – Il botulino fa male al sistema nervoso. FALSO.

Il farmaco interagisce con il sistema nervoso, modulando l’attività delle fibre muscolari, ma non danneggia le terminazioni nervose. Ne è la prova il fatto che è un farmaco ampiamente utilizzato in neurologia per trattare forme gravi di cefalea.

3 – Il botulino crea dipendenza. FALSO.

Il trattamento con questo farmaco è reversibile, che significa che dopo qualche mese le rughe tornano a riapparire. Il paziente al cessare dell’attività puo’ scegliere se ripetere il trattamento o meno, in totale libertà.

Quando l’effetto del trattamento svanisce si torna alla condizione di partenza.

Chiama lo 0499387040 per un consulto gratuito estetico con la dott.ssa Rossella Sferrazza per trovare la soluzione più adatta per te e ritrovare la luminosità del tuo volto.


intolleranza-allimentare-1024x683.jpg

15/05/2017 news

verifica il tuo stato di intolleranza alimentare!!

senza saperlo potresti avere una o piu’ intolleranze alimentari

cos’è un intolleranza alimentare?

Un’intolleranza alimentare è una reazione contraria dell’organismo verso determinati cibi.

A differenza di quanto avviene nelle allergie alimentari, questa reazione non dipende dall’attivazione anomala del sistema immunitario con i suoi anticorpi, ma è meno severa, si manifesta gradualmente ed è proporzionale alla quantità dell’alimento che viene ingerita (quasi come se l’organismo si “intossicasse”). Possiamo quindi considerare un’intolleranza alimentare come un malessere scatenato dall’ingestione di particolari cibi, anche di uso comune, come ad esempio il grano, i latticini e le uova. Le intolleranze alimentari possono essere davvero fastidiose: emicranee, eruzioni cutanee, stanchezza, nausea, problemi digestivi… sono solo alcuni dei disturbi di cui puoi so_rire quando assumi, regolarmente, un determinato alimento al quale sei ipersensibile.

disturbi dell’apparato digestivo

A questa categoria appartengono molti dei sintomi tipici di un’intolleranza alimentare:
• pancia gonfia (meteorismo)
• colite e stitichezza
• reflusso gastroesofageo, gastrite
• inappetenza ed eccessivo appetito.

Sintomi cutanei

• l’acne
• eczemi
• dermatiti
• orticaria
• prurito

Disturbi respiratori

• congestioni nasali frequenti
• sinusiti
• bronchiti
• difficoltà respiratorie

Disturbi neurologici ed emotivi

• emicranee
• cefalee
• fatica a concentrarsi
• sonnolenza
• stati d’ansia
• malumore

Dolori ossei e muscolari

• Artrite
• crampi
• piccole contrazioni involontarie dei muscoli.

Sintomi cardiaci e malattie autoimmuni

• contrazioni cardiache non regolari (extrasistole),
• tachicardia
• palpitazioni
• malattie autoimmuni (psioriasi o l’artride reumatoide)

Disturbi genito-urinari

• cistiti
• candidasi
• difficoltà di concepimento

difficoltà a perdere peso

può capitare che nonostante osservi una rigida dieta alimentare, l’ago della bilancia non ne vuole proprio sapere di scendere:

se sei intollerante ad un determinato nutriente che nella tua dieta dimagrante è compreso, può accadere di non riuscire a perdere peso.

la dott ssa monica pagani biologa nutrizionista e_ettua in polimedica i seguenti test in grado di dare una risposta concreta ai disturbi legati all’intolleranza alimentare e alle infiammazioni dell’organismo elaborando il profilo nutrizionale personalizzato e individuale.

test di bioimpedenziometria corporea

e’ un esame rapido e non invasivo che valuta la composizione corporea, fondamentale per elaborare il giusto profilo nutrizonale della persona

test di nanomicroscopia in campo oscuro

una piccola goccia di sangue dal dito studiata al microscopio al momento esatto della visita valuta lo stress del nostro metabolismo, la funzionalità delle cellule sanguigne, la presenza di micosi , tossine e problemi intestinali o linfatici.

a chi si rivolge ?

– a tutti coloro che so_rono dei sintomi elencati sopra che spesso, infatti,hanno come causa principale l’ alterazioni delle abitudini alimentari.

– a chi è sano

– agli sportivi dilettanti e professionisti

…a tutti coloro che intendono migliorare il proprio benessere , diventando così più attivi fisicamente e più equilibrati

prenota subito in polimedica il tuo profilo nutrizionale con bioimpedenziometria corporea e test in campo oscuro

scarica brochure


ansia-sintomi-e-come-curarla-1024x683.jpg

15/05/2017 news

L’ansia è una condizione emotiva normale oltre che una risposta comune alle diverse situazioni di stress quotidiano. Si tratta di un’esperienza universale, riscontrabile in tutte l’età, che, nella maggior parte dei casi, ha un carattere transitorio. La semplice presenza di uno stato di apprensione o di timore non è certo segno di psicopatologia, anzi, è qualcosa di positivo, che contribuisce alla tua sopravvivenza e sicurezza ed è utile per preservare la specie umana.

Allo scopo di distinguere quando uno stato di apprensione costituisce una condizione disfunzionale e quando invece costituisce una normale risposta di adattamento, può essere utile fare una distinzione tra ansia, paura e fobia.

L’ansia è stata differenziata dalla paura e dalle fobie in base all’obiettività del pericolo, ovvero, se esiste qualcosa la cui pericolosità è obiettivamente dimostrata, la reazione emotiva viene chiamata paura; se invece l’oggetto o la situazione non sono realmente pericolosi, la reazione viene chiamata ansia o fobia.

I disturbi d’ansia sono una categoria di disturbi specifici rappresentati da un’eccessiva reazione apprensiva alle possibili conseguenze di un evento piuttosto che nei confronti dell’evento di per sé, con una forte tendenza all’evitamento.

Le persone che ne soffrono tendono ad avere paura di cose o situazioni delle quali di solito non hanno paura gli altri e che loro stessi non temevano in passato, oppure hanno paura in modo esagerato di cose che normalmente tendono a metterci in allerta, ma non a spaventare tanto da scappare o evitare di entrarci in contatto.

Un altro criterio per differenziare le normali paure dall’ansia patologica si basa sull’impatto che tale stato d’animo ha sul corpo e sul comportamento. Se assistiamo a un disagio emotivo che è eccessivo per quanto riguarda la frequenza con cui si verica, l’intensità con cui si manifesta e la durata, allora possiamo considerare tale reazione patologica.

Quali sono i sintomi più comuni dell’ansia?

  • Irrequietezza
  • Affaticamento
  • Difficoltà di concentrazione
  • Irritabilità
  • Tensione muscolare (tensione e dolenzia muscolare, soprattutto nella zona della nuca e delle spalle)
  • Tic alle palpebre e in altre parti del corpo
  • Parestesie (sensazione di torpore o formicolio)
  • Insonnia

Tutte queste manifestazioni riflettono l’iperattività del sistema nervoso autonomo che è responsabile dell’attivazione dell’ansia. Anche la frequenza del polso e la respirazione possono essere elevate.

Inoltre, sono presenti frequenti sintomi somatici

  • Sudorazione
  • Vampate di rossore
  • Batticuore
  • Nausea
  • Diarrea
  • Sensazione di freddo
  • Bocca secca
  • Respiro poco profondo
  • Sensazione di soffocamento
  • Senso di svenimento

Quali sono le cause dei disturbi d’ansia?

Le cause dei disturbi d’ansia non sono completamente note, tuttavia, a generare l’ansia sembrano intervenire diversi fattori, alcuni dei quali non sono modicabili: fattori biologici, fattori stressanti psicologici e fisici, fattori ambientali, caratteristiche di personalità e l’iperventilazione.

Tra i fattori stressanti si possono includere esperienze familiari negative, problemi lavorativi o economici, incomprensioni coniugali, nascita di gli, lutti e qualsiasi evento legato caratterizzato da un significativo senso di responsabilità.

Le malattie più comunemente associate ai disturbi d’ansia sono: depressione, disturbi bipolari, ADHD, patologie respiratorie, cardiache, gastrointestinali e ipertensione.

Come si possono affrontare?

Guarire e gestire i disturbi d’ansia è possibile, talvolta in tempi anche molto brevi, ma occorre mettersi nelle mani di un professionista che possa aiutare in questo percorso.

Il trattamento più indicato per i disturbi d’ansia, secondo numerosi studi scientifici, è la terapia cognitivo-comportamentale, tanto da essere introdotta nelle linee guida internazionali che indicano i percorsi di cura più adeguati per le diverse patologie.

In alcuni casi, almeno nella fase iniziale, la psicoterapia cognitivo-comportamentale può essere coadiuvata dall’assunzione di una terapia farmacologica con ansiolitici o antidepressivi.

La terapia cognitivo-comportamentale per l’ansia mira a eliminare le preoccupazioni esagerate e i comportamenti protettivi e di evitamento che rappresentano i fattori di mantenimento della stessa sintomatologia ansiosa, con lo scopo di aiutare la persona a riacquistare fiducia in se stessi, un maggior controllo e un senso di sicurezza nelle attività della vita quotidiana. Per raggiungere tale obiettivo, oltre alla valutazione iniziale del disagio presentato, alla conoscenza della storia di vita della persona e alla condivisione di obbiettivi terapeutici tra il paziente e il terapeuta, la terapia cognitivo comportamentale, attraverso tecniche specifiche, permette di identificare e mettere in discussione i pensieri e le credenze disfunzionali che mantengono la risposta ansiosa. Il paziente durante la terapia viene aiutato a gestire i sintomi dell’ansia, attraverso l’esposizione graduale ai pensieri, alle situazioni temute e alle sensazioni fisiche dell’ansia, con la riduzione di comportamenti
di evitamento e di controllo, e a prevenire eventuali ricadute che potrebbero ripresentarsi.
Dott.ssa Sofia Calvo
Psicologa-Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Polimedica , Trebaseleghe

Scarica informativa


candida-polimedica-1024x512.jpg

18/04/2017 news

Candide recidivanti, cistiti, perditine…. che stress!

Purtroppo alcune di noi sono afflitte da questi fastidi ogni mese e ancora non hanno trovato una soluzione a questi spiacevoli problemi intimi, cercando di tamponare con cure locali o antimicotici
assunti per bocca a volte anche in modo eccessivo, abbiamo chiesto alla nostra esperta Dott.ssa Francesca Manganello Medico Chirurgo Specialista in Ginecologia ed Ostetricia di spiegarci cos’è la candida e quali sono i modi per prevenirla.

Cos’è esattamente la candida?

La candida è un normale ospite dell’ambiente vaginale se in piccola quantità … ma quando cresce in modo esagerato può provocare prurito, bruciore, arrossamento e disagio. Il tutto spesso si accompagna a perdite biancastre, tipo ricotta, prive di odore È sufficiente l’uso di un antibiotico, o una dieta errata o una variazione di pH per distruggere o alterare la flora vaginale che ci
protegge o far prolificare i lieviti e, a volte, anche i batteri.

Come è possibile prevenirla e curare la candidosi?

1 – Dieta
Una dieta bilanciata è alla base del nostro equilibrio vaginale. Perciò banditi ogni sorta di zuccheri e lieviti, anche quelli “mascherati”compresi quelli “sugar free”. Così come i lieviti, nascosti in grandi quantità anche dietro a bevande familiari come la birra, nel pane e nella pizza. Privilegiate le farine integrali, si alla frutta ma no a quella troppo matura (la fermentazione determina produzione di zuccheri). Cercate di ridurre l’alcool ed eliminate prodotti fermentati come salsa di soia, condimenti per insalate e i sottaceti. State attente anche a formaggi, insaccati, spezie e fritti. Via libera invece a insalate, pesce, legumi, cibi che oltretutto si sposano con la stagione estiva.

2 – Probiotici
Molti jogurt contengono lo stesso tipo di probiotici che mantiene la vagina sana. Non è stato dimostrato che mangiare una tazza di jogurt al giorno sia utile per il trattamento dell’infezione vaginale
anzi, se lo jogurt non è magro ed è alla frutta – quindi con un alto contenuto di zucchero – non aiuta a combattere l’infezione. Recenti studi hanno dimostrato però che l’utilizzo, anche locale, di probiotici per almeno 4 settimane riduce il numero di recidive e quindi, l’utilizzo di antifungini.

3 – Norme igieniche
Al contrario di quello che molte di voi pensano lavarsi troppo NON VA BENE. Nei momenti di candida acuta l’uso di saponi (soprattutto se troppo aggressivi) lede ulteriormente la mucosa, già inammata e delicata. Infatti, se ci pensate, il benessere dopo l’uso di un detergente dura solo qualche minuto, poi tutto come prima. Quindi provate ad usare saponi delicati e con
parsimonia, massimo una volta al giorno. Per il resto acqua tiepida va benissimo. Quando possibile, dopo aver fatto la pipì, non usate la carta igienica ma fatevi un bidet con sola acqua e asciugatevi tamponando con un asciugamano di cotone.

Non usate biancheria intima sintetica o con pizzo, divieto assoluto a collant e pantaloni skinny. Appena potete, togliete tutto e mettete una bella gonna larga. Quindi la notte, nessuna restrizione e dormite libere.

Se hai domande o dubbi non esitare a contattarci!

Scarica la brochure




Polimedica s.r.l.


Via Enrico Fermi 7

35010 Trebaseleghe (PD)

P. IVA 00121080287

Direttore Sanitario Dott.: G.Mungo




Iscriviti alla newsletter


Resta aggiornato su Polimedica

 







    Ho preso visione dell’informativa sulla privacy e acconsento al trattamento dei miei dati personali.

    Codice di controllo: captcha


    Copyright 2024. All rights reserved.